Carlo Lombardo nasce a Napoli il 28 Novembre del 1869.
Discende da un'antica e nobile famiglia di Lucera, da tempo ormai
trasferitasi a Napoli, ed è il secondogenito del Barone
di San Chirico, Felice Lombardo, e di Luigia Malvezzi, nobile
di Bologna.
La forte passione per la musica convince il giovane Carlo ad iscriversi
al Conservatorio San Pietro a Majella, qui si diploma a vent'anni,
nel 1887.
Il suo debutto è unito a quello dell’amico Pietro
Mascagni (1863-1945): assieme vengono scritturati dalla Compagnia
Maresca come direttori d’orchestra per una tournée
impegnativa in America del Sud, siamo nel 1887.
Mascagni decide poi di non proseguire, ormai ha già incominciato
a scrivere le note della "Cavalleria Rusticana". Rimane
quindi in Italia, mentre Lombardo continua il giro all’estero.
Una volta ritornato in patria, parte per Milano per incontrare
dei direttori delle principali case musicali.
Un mattina, passando per le vie del centro, incontra Fracasso,
altro ex studente del Conservatorio di Majella, che sta per partire
per l’America.
Carlo Lombardo, grazie a Fracasso, ottiene un colloquio con il
noto produttore teatrale D’Ormeville e quest’ultimo
gli propone da subito la direzione di tre rappresentazioni di
“Forza del Destino”: siamo nel 1889.
Una sera a teatro l’agente teatrale Tavernari informa Lombardo
che sempre la Compagnia di operette di Luigi Maresca sta cercando
elementi, per la rappresentazione dell’operetta “Der
Zigeuner baron” (Lo zingaro Barone) di Johann Strauss jr.
(1825-1899), vuole formare un cast di tutti artisti d’opera.
Lombardo dirige appunto la prima italiana, alla presenza di
Strauss; l’operetta ha successo e Lombardo dirige poi
altre operette fortunate.
Da questo momento il giovane Lombardo inizia a comporre sempre
più.
Il suo debutto è con la canzone napoletana "Matina
Mati'", su versi di Salvatore di Giacomo, pubblicata dal
"Corriere di Napoli" e poi da Ricordi nel 1894.
L’occasione si presenta a Lombardo quando Maresca gli fa
leggere un libretto e propone al maestro di scriverne la musica.
Lombardo si mette al lavoro e nasce così nel 1891 “Un
viaggio di piacere”, operetta che andrà in scena
a Torino, ottenendo grandi consensi.
Di lì a poco Maresca gli presenta un secondo libretto e
ancora una volta Lombardo è al lavoro.
S’intitolerà “I Coscritti”, un successo,
messo in scena da molte compagnie, debutta a Firenze all’Arena
Nazionale nel marzo del 1896. Addirittura al teatro Quirino di
Roma ci saranno 85 rappresentazioni.
Lombardo acquista l’operetta, modifica poi il copione e
lo spartito e cambia il titolo in: “Accadde a Mezzanotte”.
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Da questo momento firma le operette
con il proprio nome o sotto uno pseudonimo: “Léon Bard”
(lo stemma della famiglia Lombardo è infatti un leone), alternandolo
a quello di “Leblanc”.
Sempre nel 1896 concede alla Compagnia Calligaris-Gravina una sua
operetta in tre atti: “La Milizia territoriale”.
L’anno dopo 1897 nasce un’altra un’operetta fortunata:
“Le cinque parti del mondo”, musica del M° Fernandez (altro pseudonimo di Carlo Lombardo).
Nella Compagnia Maresca, dopo aver esordito come direttore d'orchestra,
Lombardo è pure organizzatore, in quanto abilissimo nel mettere
a fuoco idee ed iniziative. Infatti fonderà e dirigerà
una propria compagnia; direttore d'orchestra sarà suo fratello
Costantino (Casoria 1882-Roma 1960).
Durante la prima guerra mondiale, Lombardo parte per il fronte.
La conferma del valore di Lombardo sarà con il 1917, nasce
“La Duchessa del Bal Tabarin”. Lo stile piccante della
storia e le melodie indovinate decretano il destino di questa operetta.
Nel 1918 nasce la Casa Editrice Musicale Carlo Lombardo con sede
a Milano e poi ne fonda altre due a Berlino ed a Parigi. Sempre
del 1918 è “Madama di Tebe”, storia di malavita
nella vita notturna parigina.
Nel 1919 scrive il libretto del “SI’” su musica
di Pietro Mascagni ed in seguito il libretto di “Il
Re di Chez Maxim” con musica di Mario Costa.
Nel 1922 altri due capolavori che faranno il giro del mondo: “Scugnizza”, di cui scrive il libretto con
musiche di Mario Costa, e con alcuni arrangiamenti suoi. Scrive inoltre “La
Danza delle Libellule”, su musiche di Franz Lehàr e con arrangiamenti
suoi.
Nel 1923 incontra il M° Virgilio Ranzato, assieme firmeranno grandi
operette, prima fra tutte: “Il Paese dei Campanelli”
il cui esito è addirittura leggendario, segue con uguale
fortuna “Luna Park”, e “Cin-ci-là”
che supera ad incassi il “Il Paese dei campanelli”.
Lombardo spesso lavora con altri artisti molto noti dell’epoca:
collabora infatti con Giuseppe Pietri (“Primarosa”,
“L’Isola Verde”), Ivan Darclèe (“Operetta”,
“Zig-Zag”), Alfredo Cuscinà (“Miss Italia”,
“Il Trillo del Diavolo”), Vittorio Mascheroni (“Mille
e un Bacio”) e il poeta Renato Simoni (“La Casa Innamorata”
e "Gigolette"). Verranno poi “ Le Tre Lune”,
“L’Appuntamento nel Sogno” e “I Mulini di
Pit-Lil”.
Carlo Lombardo diventerà presto la figura più importante
della piccola lirica. Lascerà questo mondo nel 1959, ma regalerà
alla storia della musica le sue indimenticabili musiche e storie.
E, per ultimo, forse la cosa più importante, lascerà
all’Italia la STORIA DELL’OPERETTA ITALIANA. |