L'operetta è di natura rappresentativa, come il teatro
in generale. Il compositore ha quindi la possibilità di
"raccontare" proprio come il narratore, avvalendosi
di un mezzo estremamente significativo: la musica.
La musica condiziona la struttura dell'operetta, dà indizi,
si sostituisce al parlato, commenta le azioni, avvolge ed aiuta
a delineare i caratteri dei personaggi e della vicenda.
La musica si sovrappone all'atto verbale prodotto dai personaggi,
esce dalla finzione del palcoscenico e porta con sé il
messaggio del compositore.
Il compositore inoltre ha la possibilità di descrivere
l'interiorità dei personaggi stessi, scoprendone l'intimo,
il non dicibile.
Precisamente, per esprimere un'emozione nella psiche del personaggio
spesso utilizza uno strumento solista, mentre per caratterizzare
in generale il personaggio, ricorre ad un preciso brano musicale.
Nella partitura sono presenti volentieri reminiscenze e leitmotiv.
Le reminiscenze rappresentano degli episodi precedenti all'opera,
e tendono a riproporsi ogni volta nel loro modello per esteso,
senza cambiamenti notevoli. Viceversa, i leitmotiv simboleggiano
persone o concetti astratti, apparendo ogni volta in forme diverse.
L'operetta si divide solitamente in tre atti.
Il primo atto presenta la vicenda ed introduce i personaggi, il
secondo atto è la storia nel suo evolversi, con complicazioni
ed imprevisti ed il terzo atto è la soluzione finale del
racconto, talvolta di esito molto felice.
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Gli attori principali sono quattro: il tenore, il soprano,
la soubrette ed il buffo. A loro si affiancano talvolta due attori
secondari. Tutti assieme si esprimono in terzetti, quartetti, quintetti,
sparsi per tutti e tre gli atti. Singolarmente cantano una leggenda,
un'aria o, in due, una canzone.
Ciascun attore può entrare in scena da solo, in coppia o accompagnato
dal coro. Il coro è affidato alle masse, cioè il corpo
di ballo.
Le ballate esprimono i sentimenti condivisi dalla maggioranza dei
personaggi, compaiono principalmente negli ultimi due atti, e sempre
dopo una lunga parte parlata, come commento o in funzione caratterizzante.
L'operetta ha avuto valida espressione in molti Paesi e, nata brillantemente
in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, ha trovato nell'operetta
viennese le manifestazioni fra le più ammirate e popolari.
Ancora oggi, anche se travolta dal musical, gode di molto favore e
larghissima popolarità. In molti Paesi c'è un crescente
"ritorno", viene rappresentata con entusiasmo in Austria,
Ungheria, Germania, Francia, Italia, Spagna, ecc.
Il mondo favolistico dell'Operetta ha sempre attirato ogni sorta di
pubblico, desideroso di svagarsi e di evadere dalla realtà
quotidiana e cimentarsi non solo con le sublimi vette della musica
"seria" ma anche con quella del "divertimento",
in chiave allegra, comica e sentimentale, talvolta soffusa da una
tenue malinconia.
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